Care colleghe/i,
sono passati ormai tre mesi dalla morte del prof. Villaggio; e se è giusto e bello accogliere i nuovi colleghi che si uniscono a noi nel nostro Dipartimento, è anche doveroso, talvolta, ricordare chi ci ha lasciato per sempre.
Piero Villaggio è morto, di fatto, alla sua scrivania a oltre 80 anni, durante un anno accademico in cui insegnava un corso istituzionale per gli studenti di Ingegneria Aerospaziale e continuava a tenere un corso sulle Equazioni Differenziali alle Derivate Parziali per gli allievi delle scuole di dottorato, senza chiedere niente, con grande generosità, come del resto ha sempre fatto per tutta la sua vita.
Piero è stato un simbolo di eleganza, di rigore scientifico e morale; è stato un argine contro un degrado fatto di chiacchiere. Piero era un grande intellettuale; con lui si poteva discutere di Matematica come anche di Fisica, di Filosofia e di Letteratura, come vi può testimoniare chi vi scrive.
Come ha detto Gianpietro Del Piero al suo funerale, Piero è stato un nuovo Galileo della età moderna, che ha dato prestigio mondiale alla nostra Università e nessuno potrà mai colmare il vuoto che lascia.
Resta il rammarico per il silenzio delle istituzioni accademiche di fronte alla perdita di un gigante come Piero Villaggio, ma i suoi allievi e i suoi amici non dimenticheranno mai questo grande maestro.
Grazie per la attenzione.
Pisa, 03 Aprile 2014 Aldo Frediani